Mollusco Contagioso - Dott.ssa Fabiana Errico

Mollusco Contagioso

Il Mollusco Contagioso che cos'è?

Il mollusco contagioso è un’infezione virale sostenuta dal “virus del mollusco contagioso”, (dal latino molluscus, vale a dire: morbido), appartenente  alla famiglia dei Poxvirus.

È il più grande virus, conosciuto, che infetti gli esseri umani (da 200 a 300mm di diametro).

Si tratta di un’infezione della pelle molto comune, diffusa in tutto il mondo, che colpisce soprattutto i bambini tra i 2 e i 5 anni di età.

Si presenta con papule rosee sulla pelle di pochi mm di diametro. Il mollusco è un corpuscolo morbido con al centro un’ombelicatura (piccola fossetta) che contiene una materiale granuloso biancastro definito “corpo del mollusco, dove si trova il virus.

virus mollusco contagioso

Le escrescenze possono essere singole o multiple, in genere fino a un massimo di 20. In alcuni casi ce ne possono essere anche 100 o più.

L’infezione virale è benigna e molto comune, senza particolari conseguenze.

A volte si manifestano disturbi come prurito, rossore e fastidio. Talvolta può verificarsi sovrainfezione batterica di lesioni particolarmente grandi o erose in superficie.

Può creare disagio psicologico soprattutto nei bambini.

Chi colpisce?

Può colpire qualsiasi età, ma è più diffuso fra i bambini e i giovani adulti.

Il mollusco contagioso interessa il 5-10% dei bambini tra o e 16 anni, con un picco tra 1 e 4 anni.

Nei bambini le parti del corpo più interessate sono di solito il viso, il collo, le ascelle, e, a seguire, arti e tronco.

Negli adulti, invece, è più coinvolta la zona genitale.

Come si trasmette?

Il virus si trasmette

  1.  direttamente per contatto da persona a persona
  2. indirettamente attraverso il contatto con superfìci contaminate (es. spogliatoi di palestre, piscine e docce) o condivisione di oggetti (biancheria intima, asciugamani).
  3. molto alto il rischio di autoinoculazione quando si è già infetti, per esempio quando ci si tocca una lesione della pelle e poi un’altra parte del corpo.
Il periodo di incubazione dura dai 15 giorni ad un massimo di 6 mesi, dopo di che compaiono delle papule traslucide con ombelicatura centrale di dimensioni variabili, spesso multiple, che si accrescono nel tempo fino a che non si stabilizzano.
 
La lesione, spontaneamente o a causa di un trauma (sfregamento o grattamento), può addivenire ad una fase infiammatoria che porta alla guarigione della stessa in 2 o 3 mesi. La comparsa di nuovi elementi crea spesso un perpetrarsi dell’infezione che può durare fino ai 6-9 mesi, anche se, raramente, sono stati osservati casi di durata superiore.
 
Il mollusco contagioso non è come l’herpes virus, che può rimanere latente per lunghi periodi di tempo e poi riapparire. Se si verifica una recidiva, dopo una completa guarigione significa che vi è stato un nuovo contatto.

 

Diagnosi

  • Valutazione clinica (effettuata con la semplice osservazione delle lesioni da parte del dermatologo o del pediatra)
  • dermatoscopia (in caso di dubbi)

La diagnosi di mollusco contagioso si basa sull’aspetto caratteristico delle lesioni; la biopsia cutanea o lo striscio sul materiale mostra la presenza di caratteristiche inclusioni cellulari ma è necessaria solo quando la diagnosi è incerta.

Trattamento

  • Raschiamento, criochirurgia, laserterapia, o elettrocauterizzazione
  • Irritanti topici (p.es., acido tricloroacetico, cantaridina, tretinoina, tazarotene, podofillotossina)
  • A volte terapie combinate

Gran parte delle lesioni regredisce spontaneamente in 1-2 anni, ma può persistere per 2-3 anni. Il trattamento del mollusco contagioso è indicato per motivi estetici o per la prevenzione della trasmissione.

Le alternative comprendono:

Ricordo che è assolutamente inopportuno tentare di rimuovere da soli i molluschi, infatti, se ciò non viene fatto correttamente è facile provocare una auto infezione ed una ulteriore diffusione del virus.

La pronta rimozione riduce il rischio di contagio ed è quindi raccomandata per preservare gli altri dall’infezione.

Prevenzione

Alcuni accorgimenti e buone abitudini possono aiutare a prevenire i molluschi contagiosi e ad evitare di infettare sé stessi o altre persone. Si tratta prima di tutto di buone pratiche igieniche: lavarsi sempre le mani, non toccare e grattare alcun tipo di lesione (propria o altrui), coprire sempre con vestiti e cerotti le papule già presenti, non condividere, se si è contagiati, alcun asciugamano o spugna o lenzuolo, evitare di depilarsi proprio nelle zone colpite e di avere rapporti sessuali finché non sarà il medico a dirvelo.

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